martedì 2 febbraio 2021

LEGA NAZIONALE

LEGA NAZIONALE

Costituita nel 1891 - Medaglie d’oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte

Sezione di Gorizia

Il Presidente

 

 

A causa delle restrizioni dovute al Covid-19 e le limitazioni allo svolgimento di eventi e manifestazioni pubbliche la Lega Nazionale di Gorizia e l’ANVGD di Gorizia, unitamente alle principali Autorità della città, celebreranno il Giorno del Ricordo mercoledì 10 febbraio 2021 con una breve cerimonia che si terrà alle ore 16.30 al Largo Martiri delle Foibe (adiacente all'Auditorium regionale di Via Roma)

Nell'occasione il Presidente della Lega nazionale di Gorizia, Urizio, aggiornerà i cittadini sullo status della costruzione del nuovo Lapidario e sulle ultime ricerche nelle foibe in territorio sloveno con l'obiettivo di riportare a casa i martiri goriziani deportati dai partigiani comunisti filo - Jugoslavia. Inoltre verranno anche comunicate le prime informazioni sui bambini uccisi ed infoibati o sepolti in fosse comuni. 

L'astio ideologico, l'opportunismo politico ed il mero disinteresse hanno fatto si che la tragedia delle foibe rimanga a lungo nascosta e, continua Urizio, "sono convintissimo del fatto che sia giusto chiudere con il passato, riconoscendo però a tutti la dignità della memoria" ed è questa la missione che la Lega Nazionale di Gorizia sta portando avanti.

 

lunedì 1 febbraio 2021

DOMANI (MARTEDI') RIAPRIRA' GRATUITAMENTE IL CASTELLO

COMUNE DI GORIZIA 

Comunicato stampa


DOMANI (MARTEDI')  RIAPRIRA' GRATUITAMENTE IL CASTELLO
Potranno entrare 6 persone contemporaneamente 
Ziberna: "La città riparte anche con la cultura"

Il rientro del Friuli Venezia Giulia in zona gialla consentirà anche la riapertura del castello di Gorizia. Tutto nella massima sicurezza e nel rispetto delle normative anti contagio. "Come già successo in maggio, quando riaprimmo dopo il lock down, l'ingresso al castello, in questa prima fase, sarà gratuita per incentivare i cittadini a visitarlo, così come stanno facendo tante città d'arte con i loro musei- sottolineano il sindaco, Rodolfo Ziberna e l'assessore alla cultura, Fabrizio Oreti-, inoltre è stata prorogata la mostra  su Massimiliano I,  curata da Marina Bressan e Roberta Calvo, che si potrà a sua volta visionare gratuitamente". Va subito precisato che non ci saranno gli accessi liberi ma seguiranno lo stesso schema della precedente riapertura. .Seguendo le normative anti Covid 19, potranno accedere al castello 6 visitatori alla volta , e saranno accompagnati del personale lungo gli spazi del maniero per circa 30 minuti. Sarà aperto al mattino dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì e nei pomeriggi di lunedì e venerdì dalle 15 alle 17. E' preferibile ed auspicata (per evitare attese e/o assembramenti) la prenotazione al numero 0481/535146.

Riapertura 2 feb 21. "E' davvero fondamentale far ripartire ogni segmento della città- ribadisce il sindaco Ziberna- compresa la cultura. Mi dispiace che ci siano ancora settori che dovranno ancora rimanere chiusi perchè c'è assoluto bisogno di ritornare alla normalità. Intanto riapriamo tutto ciò che si può".

 

DA “OFFICIUM TENEBRARUM” ALLA SPERANZA DI UNA NUOVA LUCE

COMUNICATO STAMPA

TEATRO CLUB UDINE-FORUM EDITRICE


Mercoledì 3 febbraio alle 20.30 in diretta Facebook sulle pagine di Forum,

Teatro Club Udine e Circolo Arci Nuovi Orizzonti

DA “OFFICIUM TENEBRARUM”

ALLA SPERANZA DI UNA NUOVA LUCE

Dall'instancabile penna di Angelo Floramo è nato il monologo “Officium

Tenebrarum. L'ultima notte del Patriarcato di Aquileia”,

pubblicato ora da Forum per la collana (s)confini


Alla presentazione in anteprima del volume parteciperanno

in videoconferenza Angelo Floramo e Gianni Cianchi




Nell’antica sapienza della Chiesa aquileiese rappresentava il senso dell’attesa di una nuova luce. Un momento che avrebbe annunciato non solamente che la notte era finita, ma che una nuova speranza baluginava per il mondo. Era l'Officium tenebrarum, l’ora più oscura. Ed è questo anche il titolo dell'ultima produzione del Teatro Club Udine che, insieme a Tinaos, ha dato vita a uno spettacolo andato in scena questa estate grazie alla penna instancabile di Angelo Floramo.

“Officium Tenebrarum. L’ultima notte del Patriarcato di Aquileia” è diventata ora anche una pubblicazione, edita da Forum editrice per la collana (s)confini, che sarà presentata in una diretta streaming mercoledì 3 febbraio alle 20.30, in una felice collaborazione tra Forum, Teatro Club e circolo culturale Arci Nuovi Orizzonti. A dare voce e anima al volume, in diretta sulle pagine Facebook di Forum, Circolo Nuovi Orizzonti Arci Udine Rizzi e Teatro Club Udine saranno Angelo Floramo e Gianni Cianchi.

“Per inserire all'interno del Palio studentesco 2020 anche un evento che ricordasse la fine del Patriarcato di Aquileia – racconta la presidente del Teatro Club, Alessandra Pergolese, spiegando la genesi del progetto –, su un'idea di Massimo Somaglino abbiamo proposto ad Angelo Floramo di scrivere un testo drammaturgico sull’ultima predica di Lodovico di Teck da trasporre in una lettura scenica. Da lì – prosegue – il debutto nazionale l'estate scorsa nel cartellone di Udine Estate, dato che come tutti ricordano l'edizione 2020 del Palio è saltata a causa del primo lockdown. Una serata, quella andata in scena, che ha visto l'intensa interpretazione di Somaglino affiancare sul palco il suggestivo dialogo tra l'autore, Angelo Floramo, e Gianni Cianchi. Ed è lo stesso Cianchi – conclude – che ha curato la prefazione del libro che ora vede la luce grazie a Forum”.

Nel tempo sospeso che il mondo intero sta vivendo a causa della pandemia, nella clausura del lockdown, Angelo Floramo, infaticabile uomo di penna e di ricerca, ha composto, su proposta del Teatro Club Udine un testo teatrale che racconta la personale vicenda dell’ultimo Patriarca aquileiese, drammatizzandola in un ipotetico, e forse mai avvenuto, ultimo pontificale tenuto all’abbazia di Aquileia, prima della caduta dello Stato Patriarcale a favore della Repubblica di Venezia.

È la notte del Venerdì Santo del 1420. Lodovico di Teck, prepara la messa che officerà il giorno dopo davanti ai suoi fedeli, l’ultima appunto del Patriarcato di Aquileia. Aggirandosi nello spazio della cripta della basilica, Lodovico è chiamato a fare i conti con il senso ultimo delle cose, seduto sul bordo degli eventi, suo malgrado. Davanti a un mondo invecchiato, ferito, destinato a scomparire il patriarca ci lascia intuire che ci troviamo in realtà sul margine estremo dove si intrecciano a gomitolo tanti confiniUn testo fortemente storico, filosofico e filologico, dove, giocando con le sovrapposizioni tra il tempo di Lodovico e quello attuale, così simili per tanti aspetti, Floramo si interroga sullo svelamento e l’interpretazione della storia.

 

venerdì 29 gennaio 2021

DALLA GRANDE GUERRA AL COVID, AL VIA DUE PROGETTI DI TEATRO CLUB E SCUOLE IN UN INTRECCIO TRA STORIA, LETTERATURA E ATTUALITÀ

COMUNICATO STAMPA


L'iniziativa curata dal responsabile artistico del Teatro Club

per i progetti didattici Francesco Accomando

DALLA GRANDE GUERRA AL COVID, AL VIA DUE PROGETTI

DI TEATRO CLUB E SCUOLE IN UN INTRECCIO

TRA STORIA, LETTERATURA E ATTUALITÀ

Educazione teatrale e percorsi didattici s'intrecciano per proporre spunti

di riflessione ed elaborazione collettiva e individuale di una situazione

storica di cui saranno preziosi testimoni”


Con circa 600 studenti coinvolti, partita la prima fase di videoconferenze con i

contributi di Gianni Cianchi, Angelo Floramo, Enrico Folisi, Antonella Sbuelz,

Massimo Recalcati, Marisa Sestito e Raffaella Sgubin



Un progetto didattico-educativo che, attraverso i testi scritti da vari autori e poeti sulle pandemiche avvenute nella storia, diventi uno strumento per individuare paradigmi utili a interpretare la situazione presente dell’emergenza legata al Covid19. Ma anche un percorso sulla memoria della Grande Guerra, in particolare riguardo gli aspetti culturali, sociali e politici del primo dopoguerra, dando gli strumenti per comprendere e considerare le conseguenze di conflitti del tempo presente.

S'intitolano rispettivamente “La vita al tempo del Covid” e “Ragazzi in piazza” i nuovi progetti del Teatro Club Udine che, con il sostegno della Regione, prendono il via “con lo scopo – spiega il responsabile artistico Francesco Accomando – di far convergere educazione teatrale e percorsi didattici e, al contempo, dare luogo così a un'azione culturale sinergica grazie anche alla partecipazione attiva degli insegnanti e degli studenti”.

Circa 600 studenti e 30 i docenti coinvolti in queste due iniziative che proprio in questi giorni sono partite con le classi di ben otto istituti di Udine e dell'ex provincia, dal Sello al Copernico, dallo Zanon al Percoto, dallo Stellini allo Stringher, dal Marinelli al Linussio di Codroipo.

Come per il Palio – spiega la presidente del Teatro Club Udine, Alessandra Pergolese –, si tratta di iniziative molto care a Teatro Club. Progetti rivolti agli studenti che così speriamo possano cogliere spunti interessanti di riflessione ed elaborazione collettiva e individuale di una situazione storica di cui saranno preziosi testimoni. Ricostruzione e rinascita – prosegue – saranno le parole chiave sottese ad entrambi i progetti che proporranno spunti e stimoli di memorie per comprendere da dove veniamo, chi siamo e dove andiamo. Parole – conclude augurando buon lavoro a studenti e insegnanti – che credo siano di assoluto buon auspicio proprio in questo delicato momento storico”.

Entrambi i percorsi, che porteranno nella tarda primavera a dei momenti di riflessione collettiva sui lavori svolti e anche ad altrettanti eventi conclusivi, si sviluppano sinteticamente in tre fasi: una prima dedicata alla conoscenza dei temi trattati, all'inizio insieme ai docenti in classe e grazie a delle videoconferenze con alcuni esperti, docenti, scrittori e accademici (tra cui una con il contributo di Massimo Recalcati); una seconda dedicata alle ricerche sul campo e, infine, una terza con dei laboratori, sia tematici, sia di progetto che porteranno alle delle giornate conclusive con gli studenti protagonisti e creatori del momento finale.

“Vista l'attualità e l'urgenza degli argomenti scelti – spiega ancora Accomando – abbiamo voluto dare l'opportunità di seguire le conferenze non solo agli studenti, ma anche a tutto il pubblico che così potrà seguire interessanti contributi di confronto portati dai nostri ospiti”.

E così dal sito internet del Teatro Club Udine (www.teatroclubudine.itsi potranno seguire le videoconferenze sia del progetto sulle pandemie, con gli interventi di Gianni Cianchi, Angelo Floramo eMarisa Sestito, sia di quello legato alla Grande Guerra che prevede i contributi di Gianni Cianchi, Enrico Folisi, Antonella Sbuelz e Raffaella Sgubin. Il calendario delle conferenze con gli studenti va fino a metà febbraio e man mano che verranno svolte in classe, anche se a distanza, saranno visibili online da tutto il pubblico.

Lungo l'elenco delle collaborazioni. Oltre al sostegno della Regione, i progetti sono stati resi possibili grazie alla partnership con l'associazione culturale On Art, il Circolo fotografico friulano, il Circolo culturale Il mulino a Nordest, alla collaborazione con la biblioteca civica Joppi di Udine, Udine rete libri e al supporto tecnico di Entract.

 

giovedì 28 gennaio 2021

Restituzioni librarie in Slovenia e Italia grazie alla collaborazione delle tre biblioteche

COMUNICATO STAMPA

 


Restituzioni librarie in Slovenia e Italia grazie alla collaborazione delle tre biblioteche




GORIZIA - Visto il prolungarsi delle limitazioni imposte dai governi italiano e sloveno e l'impossibilità di attraversare il confine, la Biblioteca Statale Isontina, la Biblioteca France Bevk di Nova Gorica e la Biblioteca nazionale slovena e degli studi intendono agevolare la restituzione dei libri per i lettori di tutte e tre le biblioteche.

Gli utenti della Biblioteca France Bevk residenti in Italia possono infatti restituire i libri presso la nuova sede della Biblioteca Damir Feigel nel Trgovski dom (Corso Verdi 52, Gorizia - ingresso secondario al piano terra, si prega di suonare) dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 16.

Gli utenti della Biblioteca Statale Isontina e gli utenti della Biblioteca nazionale slovena e degli studi residenti in Slovenia possono invece restituire i libri all'entrata della Biblioteca France Bevk (Piazza E. Kardelj 4) dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 19. Le sanzioni per il ritardo non saranno addebitate.

Per altre informazioni si può contattare le biblioteche aderenti, tra cui la Biblioteca Statale Isontina allo 0481-580215 o all'indirizzo Email bs-ison@beniculturali.it.


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V GORICI - Ker se odloki slovenske in italijanske vlade glede epidemije podaljšujejo in je prehajanje državne meje oteženo, so se Narodna in študijska knjižnica, Državna posoška knjižnica (Biblioteca Statale Isontina) in Goriška knjižnica Franceta Bevka odločile, da svojim članom omogočijo vračanje gradiva.

Člani Goriške knjižnice s prebivališčem v Italiji lahko knjige vrnete v novih prostorih Feiglove knjižnice v Trgovskem domu (Corso Verdi 52 – pritličje, pozvonite) od ponedeljka do petka od 9. do 16. ure.

Člani Narodne in študijske knjižnice in člani Državne posoške knjižnice s prebivališčem v Sloveniji lahko knjige vrnete na vhodu Goriške knjižnice (Trg E. Kardelja 4) od ponedeljka do petka od 10. do 19. ure.

Če nimate možnosti vračila ali gradiva ne želite vrniti na tak način, vam zamudnine zaenkrat ne bomo računali. Za več informacij nam pišite na bs-ison@beniculturali.it, ali pokličite na 0039 0481-580215.

 

mercoledì 27 gennaio 2021

FVG TERRA DI SCRITTORI: MASSIMO CACCIARI RACCONTA BIAGIO MARIN E I MEMORABILI INCONTRI ANNI '70. TUTTI IN VIAGGIO (DIGITALE) CON PORDENONELEGGE e PROMOTURISMOFVG, DALLE 10 SABATO 30 GENNAIO A GRADO


 

GRADO – «Biagio Marin, un poeta di respiro europeo. Ma certamente influenzato dal rapporto con la sua terra, con Grado in particolare: d’altra parte città come Gorizia, Trieste, e il territorio che racchiudono sono da sempre un grande crocevia internazionale di culture, tradizioni, conflitti e soprattutto linguaggi». Parola del filosofo Massimo Cacciari, che di Biagio Marin custodisce un ricordo speciale legato agli incontri di fine anni Settanta, e alla confidenza a poco a poco acquisita con la “lingua” del grande autore gradese: «non semplicemente un dialetto, ma una rarefazione del linguaggio poetico». Proprio alla città di Marin e alla (ri)scoperta della sua straordinaria opera è dedicato il primo “Viaggio digitale” del format promosso da Fondazione Pordenonelegge insieme alla Regione Friuli Venezia Giulia e a PromoTurismoFVG: “Grado e l’azzurro vento di lontanìa di Biagio Marin” titola la breve ma intensa escursione in programma sabato 30 gennaio, dalle 10 su Facebook e Youtube di pordenonelegge - e successivamente sui canali di PromoTurismoFVG – nell’ambito del ciclo Friuli Venezia Giulia terra di scrittori. Alla scoperta dei luoghi che li hanno ispirati”. Un progetto concepito per itinerari sul campo ma dalla primavera 2020 convertito in piccole full immersion online: per conservare il gusto del viaggio anche nei mesi di sospensione pandemica.

«Era già anziano, Biagio Marin, quando ci siamo conosciuti – spiega ancora Cacciari – eppure restituiva una sensazione di forza e “monumentalità”. Fu poeta coltissimo: aveva letto di tutto e con lui si poteva parlare dei presocratici e di Meister Eckhart, di Goethe, Novalis e Hölderlin. Nella sua poetica aleggia una compenetrazione ‘spinoziana’ della morte: una consapevolezza che aiuta a vivere ogni giorno nel pieno delle proprie forze, com’è evidente nelle poesie dedicate al figlio Falco. Così è anche per la sua lingua, che non è semplicemente il dialetto gradese, e non è la lingua della prosa: nei suoi versi confluisce quanto Marin aveva assimilato da altri linguaggi, da poeti di altre lingue, il risultato è del tutto peculiare, una lingua tutta sua, valorizzata da Pier Paolo Pasolini che volle inserirlo in una antologia poetica a inizio degli anni Cinquanta».

 Con il nuovo viaggio digitale di Fondazione Pordenonelegge e PromoTurismoFVG ci addentreremo “per le stràe solesàe” di Marin: il dedalo natìo di calli e campielli dell’antico castrum, le basiliche, il battistero e il campanile accanto a quella che è oggi Piazza Biagio Marin, verso la panoramica “diga” sul Nord Adriatico e le distese sconfinate di sole e d’azzurro, la linea dell’orizzonte in cui si perdono cielo e mare, sino al banco sabbioso della Mula di Muggia. Ma Biagio Marin significa anche e soprattutto paesaggi ancestrali: le migliaia di terre emerse e barene della laguna, le silhouette dei casoni, i silenzi sospesi solcati dal volo dei gabbiani, i colori riflessi, la luce abbagliante del giorno e la dolcezza rasserenante dei tramonti. E poi il porto canale, gli spazi raccolti del rientro in paese: le barche e le reti dei pescatori che si allungano accanto alle imbarcazioni dei diportisti. La città antica, la spiaggia della Mitteleuropa che rende omaggio al poeta con il monumento per Biagio Marin nel Parco delle Rose: l’”isola d’oro” da cui si dipartono mille itinerari generati da quel «dosso di rena, lido stretto e falcato sul vertice di un delta, che un fiume di una volta ha dimenticato». Oggi è il Centro Studi Biagio Marin a custodire, valorizzare e perpetuare l’opera del grande autore gradese in cui, verso dopo verso, si specchiano la città e i suoi scenari.

Novità di questa nuova edizione, per ricordare il tema dell'accessibilità: i viaggi digitali saranno realizzati anche in LIS (Lingua Italiana dei segni). Gli itinerari si possono ritrovare sul canale Youtube di pordenonelegge e sul sito turismofvg.it 

 

Il Convitto 'Paolo Diacono' presenta in diretta Facebook gli esiti del progetto europeo RUSH.

Il Convitto 'Paolo Diacono' presenta in diretta Facebook

gli esiti del progetto europeo RUSH.

I partner europei coinvolti (Italia, Croazia e Spagna) illustreranno l’iniziativa il 28 gennaio alle 14.30.

 

Cividale del Friuli   Giunge al suo primo traguardo il progetto triennale "RUSH - Re and Up Skilling Horizons", autorizzato dall’EU e centrato sul valore culturale del plurilinguismo nella didattica con l'uso delle lingue minoritarie, il cui percorso sarà illustrato giovedì 28 gennaio alle ore 14.30 in diretta sulla pagina Facebook del Convitto nazionale Paolo Diacono di Cividale del Friuli.

A sostenere RUSH, nato tre anni fa con il coordinamento del Convitto Paolo Diacono, dal Comune di Cividale del Friuli e da ARLeF, si sono prontamente aggiunti l'ente Regione Galizia (Spagna), due scuole della Regione Galizia, la Croazia (Unione delle minoranze) e la scuola di Rovigno (per un totale di otto partner tra Enti istituzionali, Scuole primarie e secondarie di primo grado di Italia, Spagna e Croazia).

Il progetto si è dimostrato fin da subito un’iniziativa ambiziosa ma assolutamente innovativa. È nato con l’obiettivo principale di analizzare, approfondire e sviluppare le tematiche relative alle competenze da mettere in atto da parte dell’insegnante plurilingue in Europa con l'utilizzo della lingua minoritaria. Due gli output previsti e realizzati: una Linea Guida per il docente plurilingue che si trova ad attuare una didattica plurilingue in contesti plurilingui e un Database per la raccolta del materiale e delle esperienze didattiche concrete attuate inizialmente dai partner del progetto, ma con possibilità di integrazione e ampliamento da parte di altre scuole a livello europeo.

Il percorso progettuale ha sviluppato attività di ricerca-azione nelle scuole primarie e secondarie, attività di formazione dei docenti e di scambio per alunni, che verranno illustrate nella presentazione.

A ripercorrere le fasi del progetto saranno i protagonisti di questa esperienza europea: Alberta Pettoello in qualità di rettore del Convitto Paolo Diacono, Patrizia Pavatti (ex rettore CNPD e attualmente direttore 
del Servizio interventi per il diritto allo studio per l’Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio – ARDiS) per l’idea progettuale e il coordinamento,
William Cisilino, direttore ARLeF, Noemí Álvarez Villa, referente della Consellerìa de Cultura, Educacìon e Universidade, Galizia, Victoriano Costas Suárez, preside di IES Salvaterra de M., Galizia e Marina Ferro Damuggia, docente della scuola SEI Benussi di Rovigno, Croazia.

Il commento della Dirigente Scolastica del CNPD Alberta Pettoello: “Sono lieta di fare gli onori di casa in questa presentazione digitale, che diventa una nuova modalità di comunicazione e un’occasione di coinvolgimento agile per tutti coloro che sono interessati a conoscere più da vicino gli esiti del progetto. In virtù degli elevati obiettivi raggiunti nei tre anni di sviluppo, RUSH acquista nuovo slancio e vigore e potrebbe farsi strada una prospettiva di continuità; giovedì scopriremo in diretta quale potrebbe essere il futuro dell’iniziativa.”.

Per seguire la diretta FACEBOOK sarà sufficiente entrare nella pagina Facebook del Convitto giovedì alle ore 14.30.