Visco I cattivi sono sempre gli altri La Giornata della memoria
Siamo alle soglie dell’80° anniversario della invasione fascista della Jugoslavia (6 aprile 1941) e siamo
alla vigilia della giornata della memoria. Facile per i politici italiani andare in un campo di
concentramento nazista (o parlarne). Non che non sia positivo, se accompagnato da coerenza circolare.
Meno facile venire in un campo di concentramento nostrano (o parlarne), di quelli tutti italici, di pura
marca fascista, con ascendenza ideologica nazionalista (uno ci fu a Visco, in provincia di Udine,
febbraio-settembre 1943, con migliaia di reclusi sloveni croati, bosniaci, montenegrini…). Qui si
preferisce glissare e, salvo che in pochi casi, alzare il tappeto del tempo, scoparvi rapidamente polvere e
sudiciume, e lasciare che tutto cada, mettendoci magari una lapide. L’Italia non ha fatto i conti con
questo lercio aspetto della propria storia. Quasi tutti i luoghi hanno visto gli impianti di detenzione
smantellati e orfani di memoria. Si disquisisce sui termini “internamento”, “concentramento”, “Lager”,
campo, prigione, detenzione, prigionia… Si sono udite persino parole oscene come “…non era
proprio un lager: era un campo di concentramento” [riferito al campo per Jugoslavi di Visco n. d. R.].
Boris Pahor ha dichiarato a chi scrive che in Germania quei luoghi, testimoni di una eclissi della
umanità, hanno visto sorgere centri di documentazione, biblioteche ad hoc. Qui nulla di nulla, e spesso
chi si interessa è tacciato di essere “filoslavo e antiitaliano”. Brindisi facili e foto a gengiva sciolta sono
scambiati per superamento di odi e di opposizioni durati per decenni, penetrati in profondità nell’anima
ed in una storiografia piegata ad interessi di parte. Una prova? La relazione della commissione mista di
storici italo-slovena, per la valutazione della storia di queste nostre particolari terre di confine, è stata
diffusa solo da associazioni, poche associazioni: ICM di Gorizia, Concordia et Pax di Gorizia e Nova
Gorica; il Centro “Gasparini” di Gradisca. Tenebra, nel resto d’Italia. Meno di nulla sui libri di testo
scolastici. A Visco, c’è uno di quei campi, intatto: certo non si pretenderà che rimangano le tende e le
baracche, ma una significativa parte di superficie e stabili esistono, e per di più vincolato dalla
Soprintendenza, che ha fatto egregiamente il proprio dovere Perché non si coglie l’occasione per
valorizzare questa rarità della storia, per di più in un luogo per cinque secoli sul confine tra mondo
latino e slavo, tedesco e ungherese?
Ora, il sito che fu anche l’ospedale 0.35 della CRI (vi morirono quasi 600 soldati italiani e
austroungarici), campo profughi del Piave (vi morirono 14 persone), è lasciato cadere, e non sono stati
usati i 20.000 euro stanziati dalla Regione Friuli VG (sia da quella di centrosinistra, sia dalla attuale).
Chi vuole saperne di più, vada sul sito campoconcentramentovisco.altervista.org
Con grande modestia e istintivo senso di pietà, amministratori locali di Visco, negli Anni Cinquanta, in
piena guerra fredda, avevano eretto, nel cimitero del paese, una lapide: 25 nomi di morti nel campo e
una corona di spine. Sono stati i primi in Italia, prima dello Stato che ancora non ha fatto nulla!
Rimangono, isolati e inascoltati, ma sono un esempio.
mercoledì 27 gennaio 2021
Visco I cattivi sono sempre gli altri La Giornata della memoria
ANCHE L’ASSESSORE LUISE NON RISPONDE. STESSO MODUS OPERANDI DEL SINDACO…
COMUNICATO STAMPA
ANCHE L’ASSESSORE LUISE NON RISPONDE. STESSO MODUS OPERANDI DEL SINDACO…
A dare il via al progetto del facilitatore è stato direttamente il Sindaco Annamaria Cisint e
l’Assessore alle Politiche Sociali Michele Luise. Tanti sono stati gli interventi
dell’Amministrazione Cisint a Monfalcone: installazione di telecamere, manutenzioni
stradali ecc, ecc. Annamaria Cisint Sindaco di Monfalcone è sensibile a svariate
tematiche, ad eccezione di quelle che attanagliano gli anziani ed i più deboli. Ciò è
dimostrato dal fatto che non si è nemmeno degnata di rispondere alle missive che le sono
state inviate a mezzo posta certificata, nonché lettere aperte ed affissioni di manifesti.
Silenzio totale da parte del Sindaco. Ebbene, forse Annamaria Cisint dimentica che è il
Sindaco di tutti, come pure dimentica che il Partito Pensionati alla competizione elettorale
ha ottenuto il 5,95% contribuendo alla vittoria del centro destra e della stessa Cisint e,
pertanto, le problematiche segnalate meritano più attenzione da parte del Sindaco. E’
doveroso evidenziare che le missive non riscontrate dal Sindaco riportano tematiche che
affliggono le classi sociali più deboli, cittadini di Monfalcone che pagano regolarmente le
tasse e meritano maggiore rispetto. A Monfalcone non ci sono solo commercianti,
professionisti, imprenditori ecc., ci sono pure tanti cittadini che a causa anche del COVID-
19 non sono più in condizioni di mettere la pentola sul fuoco C’è pure chi non ha un tetto
sotto cui dormire e si rifugia nelle scale di un condominio. Cosa ha fatto e cosa vuole
fare il Sindaco di Monfalcone Annamaria Cisint per questi “sventurati”? Mi corre
l’obbligo precisare che Annamaria Cisint non è la sola a non rispondere al sottoscritto,
quale Consigliere comunale del Partito Pensionati in seno al Consiglio comunale di
Monfalcone, ma anche l’Assessore Michele Luise non ha riscontrato la missiva del
sottoscritto inviatagli per posta certifica, stesso modus operandi del Sindaco. A tal
proposito rivolgo una domanda a me stesso: c’è forse un ordine di scuderia
impartito???
Rinnovo dei vertici della Protezione Civile Comunale
Rinnovo dei vertici della Protezione Civile Comunale: Gianfranco Mari nominato Responsabile Comunale e Lorenzo Favia coordinatore dei volontari Mattia Cantarutti Capo Squadra Tecnico-Logistica e Giacomo Zanone Capo Squadra Anti Incendi Boschivi
Rinnovo dei vertici per la Protezione Civile di Cividale del Friuli: Gianfranco Mauri, a
seguito della recente modifica ordinativa degli uffici comunali, ha assunto il ruolo di funzionario
Responsabile Comunale della Protezione Civile ed ha pertanto ceduto il precedente ruolo – svolto
come volontario – di Coordinatore dei 46 volontari del Gruppo Comunale, svolto per oltre 10 anni,
con oltre 36 anni di attività nel volontariato di protezione civile, prima come volontario, poi come
Capo Squadra ed infine quale Coordinatore.
Al suo posto il Sindaco, Daniela Bernardi, su proposta dell’Assemblea dei volontari, ha
nominato nuovo Coordinatore dei Volontari, Lorenzo Favia.
Cambiano anche tutti gli altri vertici del Gruppo Comunale: il Sindaco, sempre su proposta
dell’Assemblea, ha nominato Capo Squadra Tecnico-Logistica Mattia Cantarutti e Capo Squadra
Anti Incendi Boschivi Giacomo Zanone: entrambi giovani di età ma con oltre dieci anni di
esperienza nel Gruppo Comunale di Protezione Civile e con importanti specifiche competenze
professionali.
L’Assemblea dei Volontari ha anche nominato quali componenti del Consiglio Direttivo del
Gruppo, Elia Sartelli e Lucio Zanon, già Capo Squadra Anti Incendi Boschivi e decano dei
volontari tra i vertici del Gruppo, per esperienze maturate e competenze professionali.
Entrano inoltre a far parte di diritto del Consiglio Direttivo, Paola Franzoi quale Manager
Formativa e Antonella Fadone quale Mediatore Tecnologico, figure sempre più importanti nella
odierna società dove formazione e comunicazione (anche social) rappresentano colonne portanti di
qualsiasi istituzione, non ultima la protezione civile. Confermato, infine, Marco Moratti nel ruolo
di segretario del Gruppo. A tutti il Sindaco, Daniela Bernardi, ha espresso i migliori auguri per le
sfide che il Gruppo affronterà nel prosieguo.
Il Consigliere Delegato alla Protezione Civile, Stefano Coceano nel ricordare l’impegno
profuso dai “volontaridivalore” in questo difficile momento, evidenzia come “non sono venuti
meno gli interventi dei volontari del Gruppo per le loro ordinarie attività, durante i fortunali sul
territorio in febbraio e in marzo, gli allagamenti sul territorio di giugno, settembre, ottobre e
dicembre, l’intervento per fortunale a Taipana nel mese di giugno e i recenti interventi, a dicembre e
gennaio 2021, per l’emergenza neve, con attività svolta a Tolmezzo, Lauco, Forni di Sopra e
Pontebba. A tutto ciò devono aggiungersi le attività svolte per mitigare gli effetti della pandemia
Convid con quasi 3.000 ore di servizio svolte, 800 giornate/uomo di servizio, oltre 6.100 km
percorsi con i veicoli di servizio e 3 attività congiunte svolte con i reparti dell’Esercito Italiano per
la distribuzione massiva di mascherine e per la igienizzazione delle aree del territorio con maggiore
affluenza”.
Stefano Coceano conferma infine che “l’Amministrazione Comunale, conscia dell’importanza di
questa struttura comunale atipica, perché basata sul volontariato organizzato, continuerà ad investire
per la migliore qualificazione, professionalità e dotazione dei suoi componenti”.
venerdì 22 gennaio 2021
Cividale del Friuli diventa Comune Turistico e Città d’arte
Cividale del Friuli diventa Comune Turistico e Città d’arte
Il riconoscimento dalla Regione Friuli Venezia Giulia
Grande soddisfazione in Comune per la recente lettera con cui l’Assessore regionale alla cultura
Tiziana Gibelli comunica il riconoscimento di Cividale del Friuli quale Comune turistico e Città
d'arte e ciò grazie alla presenza in città di un sito regionale culturale UNESCO.
Entrata in vigore lo scorso 7 gennaio, la L.R. n. 25/2020 all’art. 6, comma 1, dispone che “I Comuni
nel cui territorio insiste un sito regionale culturale UNESCO, ai sensi della legge regionale 25
luglio 2019, n. 11 (Misure di sostegno a favore del patrimonio regionale inserito nella lista del
patrimonio mondiale posto sotto la tutela dell'UNESCO), sono riconosciuti Comuni turistici e Città
d'arte, ai fini dell'applicazione della relativa normativa nazionale o regionale”.
Tale riconoscimento, previsto dalla suddetta normativa regionale, si inserisce quale ulteriore
sostegno per garantire la massima conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio
culturale sito sul territorio regionale e posto sotto la tutela dell'Organizzazione delle Nazioni Unite
per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO).
Il sindaco Daniela Bernardi commenta la notizia con grande soddisfazione: "Questo
riconoscimento significa molto per la città e premia il lavoro di tutela e valorizzazione del
patrimonio storico-artistico-architettonico portato avanti da tutti gli Enti che a Cividale gestiscono
eccezionali beni culturali tutelati dall’Unesco. Rappresenta un’ulteriore occasione di sviluppo
turistico ed economico per la nostra comunità".
Anche l’assessore al turismo Giuseppe Ruolo plaude questo risultato: “Ho appreso la notizia con
grande entusiasmo; questo è un riconoscimento di tutto il lavoro fatto negli anni a partire
dall’amministrazione Vuga e da quella Balloch. Questo risultato ci responsabilizza ancor di più nel
trovare le giuste strategie da mettere in campo per valorizzare maggiormente la città in sinergia con
l’amministrazione Regionale e con tutti gli enti a ciò preposti”.
POLIZIA DI STATO - ARRESTATA GIOVANE COPPIA GORIZIANA PER REATI SUGLI STUPEFACENTI
Una giovane coppia goriziana, ventiduenne lui (M.D. le iniziali) e ventitreenne lei (A.T.), sono stati arrestati dalla Polizia di Stato nelle prime ore dello scorso 19 gennaio.
I due sono stati notati da una “Volante” della Questura di Gorizia, impegnata nei servizi di controllo del territorio finalizzati anche al contrasto dell’immigrazione clandestina, mentre a bordo di una Volkswagen Golf rientravano, procedendo molto lentamente ed a fari spenti, dalla Repubblica di Slovenia attraverso l’ex valico pedonale del Rafut.
L’autovettura è stata fermata per identificare gli occupanti nei pressi della vicina via Formica; l’identità del giovane alla guida del veicolo, già noto alle Forze dell’Ordine per i suoi trascorsi, ha indotto gli agenti ad approfondire il controllo negli uffici della Caserma “F. Massarelli”.
Personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile isontina ha in seguito scoperto all’interno del veicolo un vano completamente nascosto alla vista, ricavato nello spazio sottostante il bracciolo centrale ed accessibile esclusivamente azionando un ingegnoso sistema idraulico di sollevamento a comando elettromagnetico.
In pratica, dopo aver inserito la chiave d’accensione, azionato il pulsante di sbrinamento del lunotto posteriore e spostato un magnete nell’alloggiamento porta bicchieri, l’intero bracciolo ha cominciato a sollevarsi svelando un vano nel quale erano alloggiate quattro buste di nylon termosaldato, contenenti due chilogrammi e mezzo di marijuana, ed una busta di nylon con sessanta grammi di cocaina.
Alcune pastiglie di deodorante erano state opportunamente sistemate per coprire gli eventuali odori, comunque ben contenuti all’interno delle buste sigillate.
Sono tutt’ora in corso specifiche indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Gorizia, per risalire ai contatti dei due arrestati e ricostruire i probabili viaggi da loro effettuati in precedenza per trasportare in Italia sostanze stupefacenti.giovedì 21 gennaio 2021
ROMA, ENNESIMA MORTE TRA CHI VIVE IN STRADA. DE LIETO LI.SI.PO.: ESTENDERE AGLI ITALIANI, IN CONDIZIONI DI ESTREMO DISAGIO, LO STESSO TRATTAMENTO RISERVATO AI PROFUGHI
COMUNICATO STAMPA
ROMA, ENNESIMA MORTE TRA CHI VIVE IN STRADA. DE LIETO LI.SI.PO.: ESTENDERE AGLI ITALIANI, IN CONDIZIONI DI ESTREMO DISAGIO, LO STESSO TRATTAMENTO RISERVATO AI PROFUGHI
Un senzatetto è stato trovato morto questa mattina a Roma in piazza San Pietro. Si tratta di un uomo di 46 anni si chiamava Edwin, era molto riservato, di origini africane che viveva nella zona e forse è morto di ipotermia. È la decima vittima tra chi vive in strada dall’inizio dell’inverno. Così ha dichiarato il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto: “I più deboli, i più fragili, dovrebbero essere sempre all’attenzione dei servizi sociali dei Comuni, ma appare chiaro che non sempre è così o non è affatto così. Gli ultimi non hanno voce, danno persino fastidio a certi “benpensanti”. Purtroppo – ha proseguito de Lieto - fatti come questi, accadono frequentemente e c’è da chiedersi: cosa ha fatto il Sindaco e, perché no, cosa ha fatto il Prefetto? Di fronte a questa ondata di
freddo, cosa ha fatto il Comune per i senzatetto, cosa hanno fatto le Istituzioni, per questo essere umano? Molte volte chi ha più bisogno, è il meno capace a chiedere aiuto, ma devono essere le Istituzioni, in primo luogo il Comune, attraverso i suoi servizi sociali, ad avvicinare i tanti in condizioni di disagio estremo, che cercano di sopravvivere, dormendo sopra una panchina o in altro angolo della città. Si garantisce alla massa di migranti e profughi l’essenziale per il pagamento di servizi destinati a questi ospiti, ma per i tanti “clochard”, troppe volte, senza volto e senza nome, non c’è nulla, né la paghetta giornaliera, né un tetto sulla testa, né la scheda telefonica ecc... C’è da chiedersi: è giusto tutto questo? Il LI.SI.PO. – ha concluso de Lieto - chiede al Governo Conte, di estendere agli Italiani, in
condizioni di estremo disagio, lo stesso trattamento riservato ai profughi. E’ ingiusto, indegno di un Paese civile, che un essere umano possa morire per “povertà”. E’ necessario agire ed agire subito”.
Roma, 21 gennaio 2021.
lunedì 18 gennaio 2021
SI RIFANNO LE FOGNATURE
COMUNE DI GORIZIA
Comunicato stampa
SI RIFANNO LE FOGNATURE,
VIA SAN GABRIELE CHIUSA FINO A GIUGNO
Nell’ambito dei lavori di riqualificazione idraulica e igienica del torrente Corno è previsto anche il rifacimento della rete fognaria di via San Gabriele e per eseguire i lavori sarà necessario chiudere il transito nella strada, in entrambi i sensi, per alcuni mesi. Quindi anche chi oggi, pur essendo chiuso il confine con la Slovenia a causa del Covid 19, lo attraversa per motivi di lavoro e per altre necessità non potrà più farlo per tutta la durata del cantiere.
Il divieto di transito scatterà fra alcuni giorni, dopo l’esecuzione della video ispezione che consentirà all’impresa Costruzioni Cicuttin, in collegamento con l ‘ATI costituita da Icoop, capogruppo mandataria e Sever, di approfondire le caratteristiche dell’area oggetto dei lavori.
Durante la durata dell’intervento sarà anche vietata la sosta, sempre in via San Gabriele, nei tratti direttamente interessati dai lavori.
Di ciò è stata
informata anche la Polizia slovena per informare gli
automobilisti d'oltre confine della chiusura di via San
Gabriele.